LALLA LUSSU
A cura di Efisio Carbone
opening il 24/11/2018
dal 26/11/2018 al 12/01/2019
Lalla Lussu è un’artista che concentra la sua consumata conoscenza del colore, della pittura, delle tecniche, verso lo studio dell'essenza della materia: la luce. “Già negli impasti pittorici più informali ed espressionisti del suo lavoro passato, la tavolozza schiariva con la presenza di improvvisi bagliori cromatici, squarci di speranza dentro mondi a volte drammatici - spiega Efisio Carbone - Ma la luce, quella pura e assoluta che scivola sulle superfici bianche e curvate di Castellani, che Lalla Lussu conobbe e frequentò durante i suoi studi universitari, la stessa accecante che invade i cieli tersi di Sardegna, lei la riconobbe nella difficile tecnica ad acquerello. La catturò e la studiò allagando carte di cotone, la ridusse in frammenti, la accese di fuoco, la rinchiuse in bolle d'aria, zolle di terra, prati rigogliosi, cortecce d'alberi”.
L’artista inizia a lavorare i suoi teli di lino, chiamati Cortecce dal 2012, un progetto lungo e meditato che ha avuto bisogno di pause di sedimentazione e di riflessione, in cui i profumi e i colori della terra e del mare diventano spazi del ricordo e dei sogni: stoffe pazientemente plissettate che narrano del tempo come fanno gli anelli di accrescimento dei tronchi degli alberi, che mostrano delicati impasti cromatici così come la forza di un tessuto irto e graffiante.
EXHIBITION VIEWS
LALLA LUSSU
A cura di Efisio Carbone
opening il 24/11/2018
dal 26/11/2018 al 12/01/2019
Lalla Lussu è un’artista che concentra la sua consumata conoscenza del colore, della pittura, delle tecniche, verso lo studio dell'essenza della materia: la luce. “Già negli impasti pittorici più informali ed espressionisti del suo lavoro passato, la tavolozza schiariva con la presenza di improvvisi bagliori cromatici, squarci di speranza dentro mondi a volte drammatici - spiega Efisio Carbone - Ma la luce, quella pura e assoluta che scivola sulle superfici bianche e curvate di Castellani, che Lalla Lussu conobbe e frequentò durante i suoi studi universitari, la stessa accecante che invade i cieli tersi di Sardegna, lei la riconobbe nella difficile tecnica ad acquerello. La catturò e la studiò allagando carte di cotone, la ridusse in frammenti, la accese di fuoco, la rinchiuse in bolle d'aria, zolle di terra, prati rigogliosi, cortecce d'alberi”.
L’artista inizia a lavorare i suoi teli di lino, chiamati Cortecce dal 2012, un progetto lungo e meditato che ha avuto bisogno di pause di sedimentazione e di riflessione, in cui i profumi e i colori della terra e del mare diventano spazi del ricordo e dei sogni: stoffe pazientemente plissettate che narrano del tempo come fanno gli anelli di accrescimento dei tronchi degli alberi, che mostrano delicati impasti cromatici così come la forza di un tessuto irto e graffiante.
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