Nato a Bari, 1981
Vive e lavora tra Bari e Berlino.
Nico Angiuli è artista visivo, performer e regista. La sua ricerca si focalizza sulle politiche di controllo e sorveglianza, le condizioni di lavoro, la meccanicizzazione dei corpi nei contesti produttivi e le pratiche di sovversione. Negli ultimi quindici anni ha collaborato a diversi progetti transfrontalieri con Stalker/ON; fondando anche il collettivo lmotorediricerca, lavorando dal 2006 al 2011 tra Albania, Grecia e Italia. Nel 2020 è tra gli artisti premiati del premio Cantica 21 promosso dal MiBACT a dal MAECI Ministero per gli Affari Esteri e del Sistema Paese; nel 2018 vince la III edizione del premio Italian Council 2018, promosso dal MiBACT e per cui realizza l'opera The Human Tools che indaga i temi della de-umanizzazione del corpo umano e della vitalizzazione di corpi umanoidi; il film si fruisce all'interno di una grande installazione circolare; l'opera (prodotta da Cittadellarte-Fondazione Pistoletto) vede in scena robot, operai, schiavi antichi e contemporanee e sculture mitologiche. Recentemente, Angiuli è stato invitato dalla Fondazione Onassis di Atene per sviluppare la sua ricerca sulla traduzione degli algoritmi del lavoro in performance, che realizzerà tra Berlino e Atene nel 2021. È inoltre tuttora impegnato in una ricerca sulle forme di resistenza non organizzata, e nella costruzione di un servizio gondole (con tanto di gondoliere) nei canali di Porto Marghera a Venezia.
→ CV | nicoangiuli.com
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